DOMENICO SPUTO,IN ARTE LUCIO DALLA

Teatro canzone con musiche dal vivo - ideazione e regia di Ernesto Aufiero


LA SCENA

 

Charlie Agostini, mimo

Alessandro Benfatto, attore

Renato Cestaro, mimo/percussionista

Laura De Nicolao, ballerina

Irene Franceschet, ballerina

LA MUSICA

 

Alessandro Modenese, chitarra e voce

Laura Pirri, voce

Lorenza Bano, violino

Massimo Braga, contrabbasso


Testi

Arrangiamenti

Coreografie

Allestimenti scenografici e luci

Audio

Foto

Video

Video animazione

Grafica

Voce fuori campo

Produttore esecutivo

Ernesto Aufiero e Carlo Croce

Alessandro Modenese

Laura De Nicolao e Irene Franceschet

Samuele Bianco

Niccolò Sajeva

Roberto Frigo

Eleonora Casara e Matteo Menapace

Tommaso Ciato

Valentina Aufiero

Michele Predolin

Gianfranco Coccia


Il nostro spettacolo è una vacanza sul mare di Lucio, dov'è profondo il mare. Una finestra aperta su una distesa di mare sconfinata, che non si ferma mai.

"E' un posto estremo, un posto dell'anima che favorisce il mio modo visionario di raccontare il mondo. Aiuta a sognare, basta lasciarsi trasportare dai ritmi naturali. Il mare ha il suo senso definitivo e primario, tutto qui ha un valore primordiale, anche il tempo dilatato, è un luogo da vivere senza orologio".

Abbiamo immaginato una narrazione che rispecchiasse il ritmo dei pensieri sulla vita, delle finestre sul mondo, un moto irregolare, un andare ed un tornare, una spazialità aeriforme.

Dalla finestra di Lucio si può dare uno sguardo al futuro.

Ci si può perdere oltre l’orizzonte. E si possono anche scorgere strade nuove, non percorse. È una zona franca, un luogo fuori dal tempo, un ponte sull’aldilà dal quale Dalla, pieno di curiosità e amore, si affaccia per scorgere, ascoltare e abbracciare l’umanità intera nella sua frenesia costante, misteriosa, incessante.

Affrescano la scena immagini, colori accesi, squarci di cielo e di spiagge, ma anche spaccati di vita comune, piccole azioni semplici, affetti, storie, gesti del vivere quotidiano e ricordi, nei quali Lucio amava immedesimarsi profondamente: “vivo nella memoria di racconti incompiuti.”

È uno spettacolo fatto per incontrarsi, magari ballare, desiderarsi, magari amare, uno spettacolo che fa cioè quello che il teatro deve fare, ben prima di essere intenzione, voce, gesto: musica, parole, movimento ed emozioni per tutti, senza rinunciare al gusto, all’evocazione e alla necessità del piacere.

 

 

IL PUBBLICO

“rappresentare le canzoni con il corpo è una poesia doppia” - Fabio

“siete stati semplicemente meravigliosi. I miei occhi lucidi erano dovuti a tanti fattori: la scenografia a dir poco stupenda, lo spettacolo non bellissimo, ma stratosferico. Sono senza parole” – Elisa

“complimenti! Molto bello e voi tutti davvero bravi!” - Silvia

“complimenti, siete bravissimi spettacolo meraviglioso” -Antonella

“complimenti a tutti. Bravissimi Grazie è riduttivo per lo spettacolo bello ed emozionante che ci avete offerto. Siete fantastici! Complimenti a tutti i componenti, agli attori, al regista e a tutti i tecnici, scenografi, costumisti, trucco” - Fabio

“grande mimo” - Donatella

“grazie a tutti voi, è stata una serata eccezionale: tu chiamale se vuoi emozioni” - Maria Grazia

“complimenti, un grande spettacolo di Strapalco! Equilibrato tra i vari artisti, tutti di livello. gioco di squadra vincente! Bravi!” - Stefano

“tributo all'immenso Lucio Dalla da una strepitosa compagnia teatrale!” - Stefano

“il clima è stato quello di una festa di compleanno illuminata dai sorrisi e dai saluti di amici che si ritrovano. Per uno strano sincretismo, festeggiato e regalo diventano una cosa sola: uno spettacolo. È una biografia emotiva che interseca quelle del pubblico, un gioco goduto e godibile di rimandi tra testi recitati, musica, canzoni, gesti, immagini. Coreografie volutamente scombinate accentuano la dimensione di ricordo, vivido e impreciso come solo i bei ricordi sanno essere, aperto su infiniti possibili. Mimi e danzatrici traducono in altra lingua ciò che le canzoni evocano, sollecitando un altro senso. Un violino intenso si frammenta a tratti in un pizzicato che tracima dal consueto effetto pioggia sul tetto per farsi a sua volta poesia, puntiforme. Così come gli assoli pensosi del contrabbasso che fanno da contrappunto alla esuberanza vocale della cantante. Le note di “Caruso” navigano su onde di cellophane, citazione felliniana, che le rendono ancora più struggenti e oniriche. La divertente drammatizzazione in video di “Nuvolari” restituisce l’eroismo ironico della canzone con la corsa di una macchinina giocattolo e gli attori che, nel finale, fuggono dallo schermo per materializzarsi in platea, raggiugendoci nel nostro presente. Un presente che, per un paio d’ore, ha inverato quel miracolo laico di condivisione e vibrazione in sincrono che il teatro sa generare. Grazie!" - Iaia

“è stata una serata magica, tra arte e amicizie di vecchia data!” – Silvia “uno spettacolo indimenticabile! Grazie della splendida serata” Roberto “serata fantastica! Grazie Strapalco” - Roberta

“uno spettacolo bellissimo, che merita di fare strada” - Carlo

“grazie Strapalco, uno spettacolo che merita! Anche per la scelta delle canzoni” - Filippo “bravissimi tutti; mi avete fatto sognare!” - Luciano

“complimenti! bellissimo!” - Luciana

“la premiata ditta Mimo Charlie - Ernesto Aufiero e la Compagnia Strapalco, con “Domenico Sputo, in arte Lucio Dalla” coglie senz’altro l’ennesimo successo di una lunga e proficua collaborazione artistica. Infatti, dopo gli spettacoli incentrati su due figure particolari, ma altrettanto importanti della scena artistica italiana, quali Enzo Jannacci e Giorgio Gaber, posso senz’altro dire che con lo spettacolo su Dalla hanno superato brillantemente questa nuova, e per nulla facile, sfida. Un primo successo sicuramente di pubblico che, come nelle puntate precedenti della rassegna, ha gremito in ogni ordine di posto il REX al punto che è già prevista una replica (il prossimo 15 aprile). Pubblico che ha potuto godere di uno spettacolo piacevolmente lento, come le onde del mare (elemento centrale nella discografia di Dalla) che si infrangono sulla spiaggia sabbiosa (la scenografia – di Samuele Bianco - era quella di uno stabilimento balneare), ma dolce nelle parti recitate (un attore narrante – Alessandro Benfatto, con i testi di Carlo Croce, due ballerine – Laura De Nicolao e Irene Franceschet, due mimi, Charlie Agostini e Renato Cestaro) che tuttavia trova il suo elemento portante nella parte cantata. Qui, a farla da padrone è un’altra storica coppia artistica: la straordinaria voce di Laura Pirri, anche lei nuova nell’interpretare Dalla, e Alessandro Modenese, eclettico cantante e chitarrista, che ha curato gli arrangiamenti delle canzoni in sintonia con l’impronta dolce voluta dal regista. Insieme alla Pirri e Modenese, hanno completato il supporto musicale il violino di Lorenza Bano e il contrabbasso di Massimo Braga, due strumenti che spesso

sono apparsi nei brani dell’artista bolognese. Il pubblico ha sottolineato il proprio gradimento con lunghi tributi agli artisti, accettando l’invito ad accompagnare il ritmo delle canzoni con il battito delle mani e rispondendo ai ritornelli. Due ore senz’altro piacevoli, volate via veloci nella dolcezza dell’interpretazione. Per la critica si attendono le prossime repliche ma, a giudicare dall’accoglienza di questa prima, le aspettative sono più che lusinghiere” – Enrico

“bravissimi” - Giovanni

“bellissimo spettacolo, tutti bravissimi” - Daniela “bellissimo! molto bene organizzato” - Michela

“un atto unico d’amore, proposto con amore, rispetto e maestria. Domenico Sputo in arte Lucio Dalla: un dolce abbraccio, un soave bacio, una tenera carezza. Una nuvola che riflette i raggi del sole. Un sorriso che scalda il cuore” – Franco


Compagnia teatrale Strapalco

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